Gran Sasso
Da L’Aquila, scendendo leggermente nel fondo valle, ci si dirige a San Vittorino m. 714, dove si trova la chiesa romanica di San Michele con catacombe. Ai piedi del colle, i resti della città sabina e poi romana di Amiternum con i resti del teatro e dell’anfiteatro.
Superato il paese di Arischia si risale la valletta del Raiale, con ai fianchi boschi, sino al passo delle Capannelle m. 1.299, in suggestiva solitudine.
Ci si sposta in direzione di Assergi, in un tratto di strada molto verdeggiante nel periodo estivo, che si snoda tra il Monte San Franco (m. 2.132), il Monte d’Aragno (m. 1553) e il Pizzo Camarda (m. 2.332). Qui si incontra il borghetto di San Pietro della Jenca.
Il panorama si apre e scendiamo verso il paese di Assergi m. 886 dove possiamo visitare la chiesa romanica di Santa Maria Assunta sec. XII, con una cripta parzialmente scavata nella roccia.
Da Assergi ci si dirige verso la località di Fonte Cerreto m. 1.120, punto di partenza della funivia del “Gran Sasso” da dove in 15 min. e con un dislivello di oltre 1.000 m, si giunge all’estremità occidentale di Campo Imperatore.
Con il percorso di una comoda e panoramica strada si raggiunge l’altipiano Campo Imperatore che si estende per 27 Km.
Discendendo da Campo Imperatore, da un bivio si raggiunge il Rifugio Fonte Vètica m. 1.632, dominato dal Monte Camicia m. 2.564.
La strada serpeggia sino a Castel del Monte m. 1.310.
Rapida discesa, poi strada pianeggiante sul Piano San Marco, quindi Calascio m. 1.210, Rocca Calascio. Piccola deviazione per il caratteristico borgo di Castelvecchio Calvisio m. 1.071. Si prosegue per un altro borgo, antico insediamento medievale, suggestivo e in via di spopolamento Santo Stefano di Sessanio m. 1.251.
Forte discesa, con bei panorami, fino a Barisciano m. 891 e infine ritorno a L’Aquila.