La costa dei trabocchi

20 Set, 2008 da     Nessun Commento    Argomento: Itinerari

Punto di partenza è Vasto Marina. Si percorre la SS.16 posta a breve distanza dal litorale, che qui inizia ad assumere aspetti caratteristici e diversi rispetto alla bella spiaggia vastese di sabbia fine e dorata: si susseguono baie e calette, di sabbia o di ciottoli e sassi bianchi con scogliere di suggestiva bellezza.

Trave, Casarza, San Nicola, Canale, Vignola sono alcune delle località che meritano di essere frequentate per la limpidezza dell’acqua e per gli scenari che offrono. Le baie sono facilmente raggiungibili dagli accessi che sono lungo la statale. In questi luoghi si trovano anche i caratteristici “Trabocchi”. I trabocchi sono antiche attrezzature fisse da pesca, somiglianti a palafitte, posti in senso perpendicolare rispetto alla costa. La loro struttura è formata da assi e travi ancorati sugli scogli. Sulle travi poggia una passerella in legno che conduce ad una piattaforma da cui dipartono dei pali leggeri, detti antenne, alle cui estremità sono fissati gli angoli della rete.

Proseguire sulla Statale fino all’ingresso dell’A14 “Vasto Nord”, dirigendosi verso quello successivo “Val di Sangro”. Lasciata l’autostrada, seguire le indicazioni per tornare sulla SS.16 Adriatica. Da Fossacesia Marina la strada statale si snoda a breve distanza dal mare lungo una costa frastagliata con baie, calette e spiagge anche di ciottoli fino a San Vito Marina. Anche qui la costa è resa ancora più interessante dai “trabocchi”. Ricordiamo il trabocco di Punta Cavalluccio a Rocca San Giovanni e il trabocco di Punta Turchino a San Vito. Poco prima di giungere a San Vito sorge Villa Italia una casa rustica in cui D’Annunzio ambientò l’ultima parte del dramma “Il Trionfo della Morte”.

Dopo pochi chilometri si raggiunge Ortona, che sorge su un promontorio (m. 72 slm) da cui domina il mare; dalla passeggiata detta “Orientale” si gode un ampio panorama sull’Adriatico e sulla costa abruzzese e molisana. Anche il litorale ortonese, esteso circa 20 Km, con una interessante e cospicua flora mediterranea, si presenta con un susseguirsi ininterrotto di golfi, insenature, promontori, spiaggette, scogliere per terminare, a nord, con le ampie spiagge sabbiose di Lido Riccio e Foro. Ortona è un centro di antichissima origine, fu villaggio italico abitato dai Frentani nel X sec. a.C. Tra i monumenti più notevoli della città ricordiamo la Cattedrale di San Tommaso (sec. XIII), con grandioso portale del 1312 di Nicola Mancini, ricostruito minuziosamente dopo le distruzioni della II guerra mondiale. Nella cripta, si conservano le Ossa dell’Apostolo e la pietra tombale in calcedonio recata in Ortona insieme alle Reliquie. Da vedere anche l’antica sagrestia – sec.XV -, le Cappelle del SS. Sacramento e di S. Tommaso, un bassorilievo in pietra (sec. XV) rappresentante l’incredulità del Santo e gli affreschi della cupola. Il Castello Aragonese, sec. XV, il Palazzo Farnese – sec. XVI , sede del Museo Civico, della Biblioteca e della Pinacoteca Cascella. Nelle splendide sale di Palazzo Corvo è ospitato il Museo Musicale Tostiano. Sempre a Palazzo Corvo, si trova l’Enoteca Regionale Abruzzese. Nel complesso del convento di S. Anna, è accolto il Museo della Battaglia che ripercorre tutte le fasi dell’ultimo conflitto bellico del 1943. Il centro storico racchiude due interessanti rioni : Terravecchia, che costituisce il nucleo originario della città con viuzze strette, e Terranova, con impianto viario ortogonale a maglie larghe, tipico del Rinascimento spagnolo. A sud del centro urbano,vi è il Cimitero Canadese di Guerra, dove riposano le spoglie di 1615 soldati caduti nell’ultima guerra mondiale.

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